Circuit 25 , Gimnasio en Central Park — Vagabondo o Viaggiatore? Bohémien or Traveller?

He quedado cautivado por este amor fraternal y la energía vital de los que rinden homenaje a este icono de la música, que me olvide de buscar a Davide , el entrenador personal que nos va a entrenar. Es un nombre italiano y me sorprendió cuando me envió el correo electrónico , pensé que […]

via Circuit 25 , Gimnasio en Central Park — Vagabondo o Viaggiatore? Bohémien or Traveller?

Tempi Supplementari al Teatro Testaccio

Tempi supplementari_Teatro Testaccio dal 2 al 30 DicDi solito i tempi supplementari ricordano il calcio, dove finita una partita ci sono quei pochi minuti di recupero per tentare la vittoria. E proprio come nel calcio, Elvio dopo una vita fatta in giro per il mondo con la sua musica, ormai anziano, decide di recuperare quel poco che gli resta andando a trovare i suoi nipoti.
Elvio guarda i nipoti ancora bambini,  dal momento esatto dove ha cominciato a sbagliare, non mettendo in conto che sono ormai adulti e hanno la loro vita.
Durante il corso della nostra vita tendiamo a soddisfare i nostri bisogni professionali, spesso siamo ambiziosi di fare carriera e sacrifichiamo la propria famiglia. Quando il rapporto di lavoro finisce ci si guarda intorno e si raccoglie quello che si è seminato. Chi ha dedicato tutta la sua vita per il proprio lavoro e le proprie passioni, una volta vecchio si ritrova solo, e spera che quei tempi supplementari gli diano l’occasione di recuperare, invano.
Scritto e diretto da Marco Falaguasta lo spettacolo è divertente, colorito dal dialetto romanesco, ma spesso struggente che mette in guardia lo spettatore sugli sbagli che si commettono nella vita.
Una scenografia molto calda e giovanile che raffigura l’appartamento dei nipoti. Una buona interpretazione degli attori Luca Latino, Flavio Moscatelli, Camilla Diana, Stefano Antonucci e Cecilia Taddei.
In scena fino al 31 dicembre al Teatro Testaccio.

Fabio Chiarini

Ritorna in scena la serie teatrale di “Nano Egidio” al Teatro Kopò

Locandina Nano egidioDal 2 al 6 luglio ritorna in scena al Teatro Kopó di Roma Nano Egidio, Season One e Seasone Two”, la serie teatrale che già lo scorso inverno ha registrato il tutto esaurito nel Teatro diretto da Francesca Epifani.

Nano Egidio. Season One”, in scena il 2 e 3 luglio, è una serie teatrale, come quelle che si vedono in televisione, solo che è in teatro. Lo spettacolo pone le sue basi su tre elementi fondanti: i miti, il gioco e i telefilm. Figure, in passato protagoniste di storie e racconti noti, ma anche personaggi dell’immaginazione o dell’immaginario culturale, si rimettono in gioco sotto forma di pupazzi, burattini, giocattoli agendo in un mondo a loro nuovo, quello dei Telefilm.

In questo modo il passato dei racconti orali, delle fiabe e delle folktales si incontra con il presente delle serie televisive e del cinema. La messa in scena mescola elementi di teatro di figura, comicità di situazione e stand-up comedy.

Come ogni serie che si rispetti, è divisa in episodi: Un c.a.s.o. piccolo piccolo – Dottor Dotto Anatomy – Romanzi Criminali. Ogni puntata riprende la tecnica, lo stile, i temi ed i cliché delle varie serie televisive note, passate e presenti.

 

Nano Egidio. Season Two” è in scena dal 4 al 6 luglio. Un anno dopo le vicende narrate nella prima stagione Nano Egidio si è ripreso dalla difficile operazione a cui è stato sottoposto e l’amicizia con l’ispettore Batman è più forte che mai.

Di solito le storie finiscono con il lieto fine, ma in verità il “Tutti vissero felici e contenti” è una bugia, un’illusione, una frase che si dice quando si è stanchi di raccontare una fiaba.

Nella grande città infatti, la criminalità è ad altissimi livelli: violenza, rapine, politici corrotti che fanno il brutto e il pessimo tempo, Baricco ministro della cultura e una nuova e pericolosissima droga prodotta dal famigerato e misterioso Schrödinger.

Come se non bastasse uno spietato killer uccide il il teneroso medico legale Cookie, il beffardo gioco del destino beffardo vuole che esattamente 2 anni, 2 mesi e 15  giorni prima, veniva uccisa Elisabetta The, l’unico e vero amore di Batman.

Il tenebroso detective, per indagare dovrà combattere contro la veste dei fantasmi del passato, quella che cadendo lascia il quadro immacolato, al suo fianco ci sarà il Nano Egidio e tutta l’allegra combriccola composta da Dotto, Assistente Gerardo e la sperimentale Dottoressa Nuda.

 

 

NANO EGIDIO

SEASON ONE E SEASON TWO

con Marco Ceccotti, Simona Oppedisano, Francesco Picciotti

TEATRO KOPÓ

via Vestricio Spurinna 47/49

dal 2 al 6 luglio

2 e 3 luglio season one

4, 5 e 6 luglio season two

aperitivo 19.30 spettacolo 20.30
Biglietti Intero 10.00 (aperitivo e spettacolo)
Per info 06.45.65.00.52 _ 
botteghino@teatrokopo.it

Recensione “The Hole”

hOle3In the Hole, sembra esser tornati nei vecchi squallidi bar degli anni ’70, o forse anche i bar squallidi dei giorni nostri, dove tra una birra e l’altra vengono deliziati da labbra anonime che provocano piacere.
Hal, un ragazzo ancora acerbo, si ritrova in questo bar, lamentandosi con il suo amico barista riguardo il cambiamento repertino del suo ragazzo. Durante una sfilata di eccentrici personaggi, Hal cerca di evadere disgustato alle loro avances.
Poi, stufo decide anche lui di cedere, e entra nel paese dei Glory Holes, ma invece di trovare una bocca vogliosa, trova uno psicopatico, desideroso solo di renderlo schiavo, e il piacere diventa macabro, tra aghi, bisturi e indovinelli, Hal si ritrova vittima di un serial killer. Ma è reale o sarà frutto della sua fantasia? Troppi dettagli combaciano nelle sue descrizioni: Il coniglio che ha comprato insieme al suo compagno, gli aghi, le rose bianche, che ogni giorno erano doverose come risveglio. E’ possibile che il serial killer conosca così bene la vittima? O se Hal sia semplicemente vittima della sua immaginazione?
in un mondo dove abbiamo tutto, alla minima mancanza cadiamo in un vortice, e si viene “risucchiato in questo buco” di incertezze, paure che in realtà non esistono.
Un testo interessante e crudo.

Fabio Chiarini

“Groppi d’amore” al Roma Fringe Festival

cartolinaArriva al Roma Fringe Festival il testo di Tiziano Scarpa, Groppi d’amore nella scuraglia prodotto da Carichi Sospesi. Lo spettacolo,che vede sul palco Silvio Barbieri diretto da Marco Caldiron, sarà in scena dal 25 al 27 giugno presso il palco b di Villa Mercede.

 

Il testo di Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l’immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti.

 

Pochi elementi in scena per rappresentare una storia ricca di elementi narrativi che non manca mai di sorprendere per l’originalità delle soluzioni messe in atto. Lo spettatore si trova così immerso in un mondo composto da suoni antichi ma pur sempre riconoscibili, da immagini, musiche che richiamano un mondo naif tracciato con penellate severe e marcate.

 

 

Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo. Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce.

 

Tiziano Scarpa

 

Groppi d’amore nella scuraglia

di Tiziano Scarpa

con Silvio Barbiero

sene di Paolo Bandiera

costumi di Anna Cavaliere

musiche di Sergio Marchesini e Debora Petrina

regia di Marco Caldiron

produzione [www.carichisospesi.com]

 

ROMA FRINGE FESTIVAL

25 giugno ore 23.30

26 giugno ore 22.00

27 giugno ore 23.30

Villa Mercede

Via Tiburtina 113, Roma

 

“Ciak…sul il sipario” al Teatro Millelire

suilsipartioIl Teatro Millelire, anche d’estate, continua la sua attività. Per tre sere a settimana, dal martedì al giovedì alle ore 18.00, dal 24 giugno al 7 agosto, propone Ciak…su il sipario una rassegna cinematografica di pellicole famose, riadattate da piece teatrali di drammaturgia contemporanea.

Le 21 pellicole, che saranno proiettate in ordine cronologico, mostrano l’evoluzione delle tecniche registiche, attoriali e di doppiaggio.

Ad aprire la rassegna il 24 giugno “Scrivimi fermo posta” del 1940, prodotto e diretto daErnst Lubitsch, tratto dalla commedia Parfumerie (1937) del commediografo ungherese Miklós László, interpretato da James Stewart e Margaret Sullavan.

Il 25 giugno “Un tram che si chiama desiderio” del 1951 diretto da Elia Kazan, con protagonisti Vivien Leigh e Marlon Brando.È basato sull’omonimo dramma di Tennessee Williamsdel 1947. Il 26 giugno è la volta di “Come sposare un milionario” del 1953 diretto da Jean Negulesco. Il film trae ispirazione dalle opere teatrali The Greeks Had a Word for It di Zoë Akinse Loco di Dale Eunson e Katherine Albert. Con Marilyn Monroe, Lauren Bacall e Betty Grable. L’1 luglio “La gatta sul tetto che scotta” del 1958 diretto da Richard Brooks, tratto dall’omonimo dramma teatrale di Tennessee Williams, con Paul Newman ed Elizabeth Taylor. Il 2 luglio “Improvvisamente l’estate scorsa” del 1959 diretto da Joseph L. Mankiewicz, tratto dall’omonima pièce teatrale di Tennessee Williams, adattata per il cinema dallo stesso drammaturgo insieme a Gore Vidal, con Elizabeth Taylor, Montgomery Clift e Katharine Hepburn. Il 3 luglio “Questi fantasmi” del 1967 diretto da Renato Castellani e interpretato daSofia Loren e Vittorio Gassman. Il film è liberamente tratto dalla commedia omonima diEduardo De Filippo. L’8 luglio “Provaci ancora, Sam” del 1972 diretto da Herbert Ross, tratto dall’omonima opera teatrale di Woody Allen. Il 9 luglio “Lenny” del 1974 diretto da Bob Fossesulla vita del comico statunitense Lenny Bruce, interpretato da Dustin Hoffman, tratto da una pièce teatrale di Julian Barry, adattata per il cinema dallo stesso autore. Il 10 luglio “La piccola bottega degli orrori” del 1986 di Frank Oz, ispirato a omonimo musical di Alan Menken eHoward Ashman. È interpretato da Rick MoranisEllen GreeneVincent Gardenia e Steve Martin. Il 15 luglio “A Spasso con Daisy” del 1989 diretto da Bruce Beresford con Morgan Freeman eJessica Tandy. Tratto dall’opera teatrale di Alfred Uhry. Il 16 luglio “Rumori fuori scena” del1992, diretto da Peter Bogdanovich. La pellicola si basa sulla commedia inglese “Noises Off” diMichael Frayn, con Michael Caine, Carol Burnett e Christopher Reeve. Il 17 luglio “Gocce d’acqua su pietre roventi” del 2000 scritto e diretto da François Ozon, tratto dalla pièce teatrale Tropfen auf heisse Steine di Rainer Werner Fassbinder, mai messa in scena, con Bernard Girardeau, Malik Zidi, Ludivine Saigner e Anna Thomson. Il 22 luglio “8 donne e un mistero” del 2002, diretto da François Ozon. Si tratta di una commedia noir basata sulla pièceteatrale Huit femmes di Robert Thomas con Catherine Deneuve, Isabelle Huppert e Fanny Ardant. Il 23 luglio“The Libertine” del 2004 diretto da Laurence Dunmore, all’esordio nella regia, tratto dall’omonima opera teatrale di Stephen Jeffreys, con Johnny Depp, John Malkovich e Samantha Morton. Il 24 luglio “Closer” del 2004 diretto da Mike Nichols, con Jude LawNatalie PortmanJulia Roberts eClive Owen, tratto dall’omonima opera teatrale di Patrick Marber con Julia Roberts, Jude Law, Natalie Portman e Clive Owen. Il 29 luglio “Il Dubbio” del 2008 scritto e diretto da John Patrick Shanley, adattamento cinematografico del suo omonimo dramma teatrale, con Meryl Streep,Philip Seymour HoffmanAmy Adams e Viola Davis. Il 30 luglio “Rabbit Hole” del 2010 diretto da John Cameron Mitchell, basato sulla omonima pièce teatrale grazie a cui David Lindsay-Abaire ha vinto il Premio Pulitzer con Nicole Kidman, Aaron Eckart e Dianne Wiest. Il 31 luglio“Carnage” del 2011 diretto da Roman Polański, basato sull’opera teatrale Il dio del massacrodella drammaturga e scrittrice francese Yasmina Reza con Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz e John C. Reilly. Il 5 agosto “Cena tra amici” del 2012 diretto da Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, adattamento cinematografico di un lavoro teatrale, Le Prénom, di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, che hanno anche diretto il film, con Patrick Bruel, Valerie Benguigui, Charles Berling, Judith El Zein e Guillaume de Tonquedec. Il 6 agosto“Nella casa” del 2012 scritto e diretto da François Ozon e interpretato da Fabrice Luchini,Ernst UmhauerKristin Scott ThomasEmmanuelle SeignerDenis Menochet, liberamente adattato dalla pièce teatrale El chico de la ultima fila di Juan Mayorga. Il 7 agosto “I segreti di Osage County” del 2013 diretto da John Wells, basato sulla pièce teatrale di Tracy LettsAugust: Osage County, vincitrice del Premio Pulitzer, con Meryl Streep, Julia Roberts e Ewan McGregor.

 

Millelire

via Ruggero di Lauria 22 Roma

dal 24 giugno al 7 agosto

ore 18.00

Costo biglietto: intero 5.00 tessera associativa 2.00

per info e prenotazione

www.millelire.org – 0639751063 – 3332911132

Giuseppe Arnone torna con “Sono nato per volare” al Teatro Kopò

sono nato per volareDopo aver vinto il premio “Diritti in scena” con Il coraggio fa …90, Giuseppe Arnone ritorna dal 19 al 22 giugno al Teatro Kopó con uno spettacolo che ha registrato il tutto esaurito durante la stagione invernale: Sono nato per volare da lui scritto e interpretato.

Da grande voglio fare il pilota…sono nato per volare”. Vincenzo Diodato, 10 anni, siciliano che vive a Bologna e ha un sogno.

Lo spettacolo racconta, con leggerezza, quei giorni di Natale vissuti in famiglia, abbandonandosi all’odore della arancine e della caponata della nonna, alle favole raccontate dalla mamma. Uno spettacolo pieno di ritmo e passione, dolce e carnale allo stesso tempo.

Il dialetto siciliano è rapidamente comprensibile e familiare ed è probabilmente l’unico modo, così diretto, per farci sentire l’odore di quegli anni, attraverso le narici di un bambino che ha un sogno: quello di volare, con lo stesso aereo che gli è stato regalato nel natale del 1979.

Venerdì 20 giugno alle ore 18.00, prima dello spettacolo, gli spettatori potranno seguire, sul maxi schermo del Teatro, la partita dei Mondiali di calcio.

SONO NATO PER VOLARE

di e con Giuseppe Arnone

diretto da PTK

TEATRO KOPÓ

via Vestricio Spurinna 47/49

dal 19 al 22 giugno

aperitivo 20.00 spettacolo 21.00

venerdì 20 verrà trasmessa alle 18.00 la partita della Nazionale
Biglietti Intero 10.00 (aperitivo e spettacolo)
Per info 06.45.65.00.52 _ 
botteghino@teatrokopo.it

 

 

In scena al Fringe Festival di Roma “Holes”

hOle3In occasione del Roma Fringe Festival 2014 Villa Mercede, ViaTiburtina 113 (Zona San Lorenzo) il : 22 giugno, ore 22.00, 25 giugno, ore 20.30 e 26 giugno, ore 23.30 verrà presentato lo spettacolo “Holes”

I glory holes* sono buchi oscuri che si aprono su mondi sconosciuti dove l’immaginazione assume la forma di due labbra e una lingua. Hal, un giovane fotografo devastato dalla scomparsa repentina del suo compagno di vita, Charles, va a cercarlo all’hOle, il cruising club con i glory holes più famosi di tutta New York, sognando di ritrovarlo dietro quegli anfratti misteriosi. Imparerà a caro prezzo che non bisogna mai dare per scontato cosa si possa celare al di là di un buco nel muro.
*(buchi della gloria): fori praticati in un qualsiasi divisorio finalizzati a svolgere attività sessuali mantenendo l’anonimato. In genere l’utilizzo prevede l’inserimento del pene per dare modo a chi si trova dall’altra parte di praticare sesso orale senza che i due partner possano vedersi in volto.
Non adatto ai bambini.

hOle

Compagnia Ariele
Drammaturgia: Matteo Ciocci
Regia: Stefano Liburdi, Federica Marino
Attori: Matteo Ciocci, Francesco Civile, Matteo Di Girolamo

Estate al Teatro Kopò: la stagione teatrale tra aperitivi e partite dei mondiali

MaturinaPrende il via il 13 giugno la stagione teatrale estiva del Teatro Kopó di Roma con sei imperdibili appuntamenti che coloreranno le sere dell’estate romana. Un’ampia varietà di spettacoli in cartellone, con l’avvicendarsi di diverse compagnie che saranno in scena da metà giugno fino alla fine di luglio.

Il debutto è affidato a Patrizia La Fonte, che dal 13 al 15 giugno, porta in scena lo spettacolo “Maturina Fantesca”. Domestica erede di Leonardo da Vinci per “due ducati e due vestiti”, Maturina è realmente esistita e viene citata nel testamento di Leonardo, ma di lei si sa poco o nulla. Perciò la si immagina semplice, a volte comicamente ingenua, ma saggia e abile, che ha una propria idea su cose e persone e non mancherà di raccontarle al pubblico nel suo monologo, svelando anche molti aspetti della personalità del Maestro.

Dal 19 al 22 giugno sarà in scena una produzione del Teatro Kopò: “Sono nato per volare” spettacolo diretto e interpretato da Giuseppe Arnone.Vincenzo Diodato, bambino di 10 anni siciliano che vive a Bologna, racconta, con passione e nel suo dialetto siciliano, familiare e comprensibile, il suo grande sogno. Abbandonandosi ai sapori e agli odori delle arancine e della caponata preparate dalla nonna e al suono delle favole raccontate dalla mamma, Vincenzo fa vivere allo spettatore il suo sogno: volare con lo stesso aereo che gli è stato regalato quel natale del 1979.

Dal 26 al 29 giugno è la volta di una commedia musicale romana. “La storia de Giulietto, Marisa e della mano in chiesa”, per la regia di Mauro Simone, di e con Elisabetta Tulli. Lo spettacolo racconta la Roma degli anni ’50, dove Marisa, la protagonista, nel tentativo di opporsi al matrimonio combinato con Giulietto, il pizzicarolo del quartiere, trova l’amore vero. Tra racconti, scherzi e fraintendimenti, non mancheranno le più celebri canzoni della musica romana che accompagneranno la storia.

La prima settimana di luglio vede protagonisti in scena la Compagnia del Nano Egidio che, il 2 e il 3 luglio, presenterà la prima stagione di Nano Egidio, ovvero lo spettacolo “Nano Egidio Season One” e dal 4 al 6 luglio darà vita alla seconda stagione, Nano Egidio Season Two”.Quella di Nano Egidio è una serie come quelle che si vedono in Tv, solo è che in teatro. Nello specifico la prima stagione – Season One -pone le sue basi su tre elementi fondanti: i miti, il gioco e i telefilm. Lo spettacolo è modulare e prende di mira i linguaggi delle serie televisive, riorganizzandoli in un format teatrale dalla profonda verve comica. Vengono mescolati sketch, teatro di figura, comicità di situazione in un format che si articola in più episodi: “Un c.a.s.o. piccolo piccolo”; “Dottor Dotto Anatomy” e “Romanzi criminali”. La Season Two ci porta esattamente ad un anno dopo le vicende narrate nella prima stagione. Nano Egidio farà scoprire allo spettatore che il “..vissero tutti felici e contenti” è una bugia, un’illusione, una frase dice quando si è stanchi di raccontare una fiaba.Criminalità, violenze, politici corrotti, droga, rapine fanno il brutto e il bruttissimo tempo, Nano Egidio e tutta l’allegra combriccola avrà il suo bel da farsi.

Dal 17 al 20 luglio sarà la volta della Compagnia Alibi di Lecce, che presenterà “Ciò che vide il maggiordomo” di Joe Orton.
Lo studio dello psicanalista – il dottor Pentice – si trasforma in uno spazio teatrale per una serie di situazioni “piccanti” e imbarazzanti, dando vita ad una farsa dal ritmo sferzante e graffiante e mettendo a nudo l’ipocrisia della borghesia degli anni sessanta.

Chiude la stagione estiva la Compagnia Teatro Parpignol di Reggio Emilia, che dal 25 al 27 luglio porta in scena “Madamoiselle Papillon” di Stefano Benni. Rose, la protagonista, è una ragazza curiosa e introversa. Vive in campagna catalogando rose e farfalle, nel suo mondo semplice e innocente. Attorno a lei tre strani personaggi “viscidi, corrotti e senza scrupoli” che tenteranno di corrompere la sua purezza. Lo spettacolo lascia lo spettatore fra sogno e realtà e dà spunti di riflessione sulla società attuale e sulle sue contraddizioni più intime e laceranti.

TEATRO KOPÓ

via Vestricio Spurinna 47/49
Per info 06.45.65.00.52

botteghino@teatrokopo.it

http://www.teatrokopo.it

In scena Zitto e Non per vantarmi ma avevo capito tutti a Villa Mercede

locandinazitto&nonpervantarmiHanno incantato pubblico e critica durante la stagione invernale 2013/2014 ed ora i due spettacoli prodotti dalla Capsa Service hanno superato le selezioni per il Roma Fringe  Festival.

Dal 15 al 20 giugno 2014, Non per vantarmi ma avevo capito tutto scritto da Massimo Mirani e Daria Veronese e Zitto di Giovanni Giudice e Mariano Riccio con il riadattamento del testo di Andrea Alessio Cavarretta, sono in scena sul palco della più grande vetrina nazionale ed internazionale del Teatro Indipendente.

Kirolandia corrente culturale accompagna entrambi gli spettacoli in qualità di media partner.

 

Si parte domenica 15 giugno con Non per vantarmi ma avevo capito tutto, un uomo avanti. Lo spettacolo, che sarà in scena anche martedì 17 e mercoledì 18 giugno, vede sul palco Massimo Mirani diretto da Daria Veronese.

Uno spettacolo intenso che ricorda un uomo che ha segnato la storia dell’Italia: Pier Paolo Pasolini. Un uomo sul quale sono state scritte pagine di critiche ed elogi, amato e odiato, seguito ed isolato. Cosa aggiungere, quindi, dopo quasi quarant’anni dalla sua morte, ancora oggi avvolta da una nebbia di misteri?

Massimo Mirani e Daria Veronese danno una loro visione raccontandolo come, forse, i suoi contemporanei lo vedevano, alternando il piano soggettivo a quello oggettivo. Un monologo interpretato da Massimo Mirani, arricchito dalle musiche originali di Aurelio Rizzuti, e dai video di Massimo Sugoni, che parla di Pasolini in maniera diversa rispetto a chi lo ha conosciuto in quegli anni. Pasolini ha lasciato opere poetiche struggenti, ma anche scandalose e complesse e che ha evidenziato ed accentuato la propria ribellione verso una società che negava alcuni dei più importanti bisogni dell’essere umano” spiega Daria Veronese regista dello spettacolo.

Lunedì 16, giovedì 19 e venerdì 20 giugno sarà la volta di Zitto lo spettacolo già finalista del Premio Millelire dello scorso gennaio. Scritto da Giovanni Giudice e Mariano Riccio, riadattato da Andrea Alessio Cavarretta e diretto da Daria Veronese, Zitto mette in scena la lotta tra irreale e reale. Il primo può generare  orrore e sgomento, frutto di una immaginazione influenzabile; il secondo  genera senza ombra di dubbio l’angoscia più forte, in quanto consapevolezza della infima malignità insita in ognuno di noi. Ipocrisie, menzogne, perversioni. Il peccato. Il Male. Quel Male che ci appartiene da sempre. Tutto ciò che è già avvenuto, accadrà ancora. Tutto ciò che è successo in passato, succederà anche in futuro.  In Zitto, all’improvviso, chiunque può ritrovarsi per un insolito scherzo del destino catapultato nell’oblio dell’inferno. Una storia al limite estremo della perversità dove carnefici e vittime convivono in un inconsapevole gioco tra la vita e la morte. Zitto diventa, quindi, un imperativo, una supplica, un tentativo vano, ma soprattutto un grido o una richiesta che urla sottovoce.

 

Non per vantarmi ma avevo capito tutto… un uomo avanti

scritto da Massimo Mirani e Daria Veronese

regia Daria Veronese

con Massimo Mirani

disegno luci e video Massimo Sugoni

musiche originali Aurelio Rizzuti

15 giugno 2014 – 20.30 palco b

17 giugno 2014 – 23.30 palco b

18 giugno 2014 – 22.00 palco b

Villa Mercede, via Tiburtina 113

 

Zitto

di e con Giovanni Giudice, Mariano Riccio

riadattamento testo Andrea Alessio Cavarretta

Musiche originali Marco Pupa

Disegno luci e fonica  Massimo Sugoni

Regia Daria Veronese

16 giugno 2014 – 22.00

19 giugno 2014 – 23.30

20 giugno 2014 – 20.30

Villa Mercede, via Tiburtina 113